TUTELA DEGLI ANIMALI: un Comune “pet friendly”
L’inserimento degli animali in Costituzione – siamo il quinto Paese al mondo a farlo – rappresenta una pietra miliare, e uno strumento concreto, per progredire nella loro effettiva tutela, a livello legislativo e giurisdizionale.
Ci impegneremo dunque a formalizzare una convenzione con privati per la realizzazione di una porzione di spiaggia regolamentata destinata ai cani e di nuove aree verdi di sgambamento provviste di fontanelle.
Si intende coinvolgere i privati anche nella gestione delle colonie feline e per provvedere alla distribuzione gratuita di sacchetti e cestini per deiezioni canine da pubblicizzare e posizionare nelle aree verdi.
Continueremo a sensibilizzare i cittadini al rispetto e alla tutela degli animali attraverso la realizzazione di un nuovo regolamento comunale per il loro benessere.
Incentiveremo una necessaria opera di vigilanza sul rispetto del regolamento che già prevede sanzioni per coloro che non raccolgono le deiezioni canine: l’idea non è quella di inasprire le multe, ma di far rispettare le regole e di responsabilizzare i padroni.
Verrà predisposto poi un fondo comunale di contributo per l’acquisto di esche per privati nella lotta contro le processionarie.
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da il Sole 24 ore
Con 468 voti a favore e uno solo contrario la Camera ha approvato in via definitiva la riforma che introduce in Costituzione la tutela dell’ambiente. Essendo stata raggiunta la maggioranza dei due terzi dei componenti, il provvedimento entrerà quindi subito in vigore e non ci sarà bisogno di un eventuale referendum confermativo, possibile quando il testo ottiene soltanto la maggioranza assoluta. In particolare la legge introduce nell’articolo 9 della Carta un terzo comma in base al quale, accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione, richiamata nel secondo, si attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Viene poi inserito un principio di tutela degli animali, attraverso la previsione di una riserva di legge statale che ne disciplini le forme e i modi.
OLTRE ALL’ARTICOLO 9 CAMBIA ANCHE L’ARTICOLO 41
Viene poi modificato l’articolo 41 della Costituzione che regola l’esercizio dell’iniziativa economica. In primo luogo, si interviene sul secondo comma, stabilendo che l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in danno alla salute e all’ambiente, premettendo questi due limiti a quelli già vigenti, ovvero la sicurezza, la libertà e la dignità umana.
Viene poi modificato il terzo comma, riservando alla legge la possibilità di indirizzare e coordinare l’attività economica, pubblica e privata, a fini non solo sociali, ma anche ambientali. Prevista infine una clausola di salvaguardia, in base alla quale la legge statale che disciplina le forme e i modi della tutela degli animali, si applica alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome nei limiti delle competenze legislative ad esse riconosciute dai rispettivi statuti. (Adnkronos)
ECCO COME CAMBIA LA NOSTRA COSTITUZIONE
La proposta di legge costituzionale per la tutela dell’ambiente modifica due articoli della Carta, il 9 ed il 41 (con una clausola di salvaguardia – spiega il Ministero della Transizione ecologica – per l’applicazione del principio di tutela degli animali negli Statuti speciali delle Regioni Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta e delle Provincie del Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia). Ecco come cambiano gli articoli. In nero maiuscolo le novità.
- Articolo 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. TUTELA L’AMBIENTE, LA BIODIVERSITÀ E GLI ECOSISTEMI, ANCHE NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI. LA LEGGE DELLO STATO DISCIPLINA I MODI E LE FORME DI TUTELA DEGLI ANIMALI.
- Articolo 41 L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, ALLA SALUTE, ALL’AMBIENTE. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali E AMBIENTALI.
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